Colmare il divario: come l’intelligenza artificiale ora supporta i volontari che assistono i non vedenti

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L’esperienza di volontariato presso una dispensa alimentare ha evidenziato una sfida comune: come possono i volontari vedenti supportare al meglio le persone con disabilità visive senza presumere di comprendere le loro esigenze individuali? Questa domanda ha portato alla scoperta di Be My AI, una funzionalità innovativa all’interno dell’app Be My Eyes che utilizza l’intelligenza artificiale per offrire assistenza visiva istantanea, riducendo la dipendenza da volontari umani e i potenziali tempi di attesa.

Comprendere Be My Eyes e la sua componente AI

Be My Eyes è una piattaforma video gestita da volontari fondata nel 2015 da Hans Jørgen Wiberg. Riconoscendo la necessità di connessione, Wiberg ha creato una piattaforma che collega persone non vedenti e ipovedenti con volontari vedenti tramite videochiamate in diretta per assistere nelle attività quotidiane. Nel 2023, la piattaforma ha introdotto Be My AI, il suo assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale, volto a ridurre la necessità di un intervento umano immediato.

Sfruttare GPT-4 di OpenAI con Vision

Il nucleo di Be My AI risiede nella sua integrazione con GPT-4 with vision di OpenAI. Ciò consente all’app di “vedere” e descrivere immediatamente le immagini inviate dagli utenti. Basta scattare una foto di qualcosa per cui hai bisogno di aiuto e l’intelligenza artificiale fornirà una descrizione dettagliata e in linguaggio naturale. Ciò che distingue Be My AI è la sua capacità di conversazione; funziona in modo molto simile all’interazione con qualsiasi chatbot avanzato. Gli utenti possono porre domande di follow-up e l’intelligenza artificiale mantiene il contesto per fornire risposte personalizzate.

Se l’intelligenza artificiale non può aiutarti, puoi passare senza problemi a una chiamata di volontariato dal vivo, offrendoti opzioni flessibili in qualsiasi momento.

Come utilizzare Be My AI per una maggiore accessibilità

Be My AI e l’app Be My Eyes sono accessibili su dispositivi desktop, iOS e Android. Ecco una semplice guida per usarli:

  1. Scarica e registrati: ottieni l’app Be My Eyes e registra il tuo account utilizzando il tuo indirizzo email, ID Google o ID Apple.
  2. Seleziona la tua lingua: durante il processo di configurazione, scegli la tua lingua principale per garantire un’accurata assistenza AI.
  3. Accedi a Be My AI: Una volta effettuato l’accesso, vai alla funzione Be My AI per un supporto visivo immediato.
  4. Cattura e descrivi: quando è necessaria assistenza, scatta una foto nella scheda Be My AI. L’intelligenza artificiale basata su GPT-4 analizzerà l’immagine e genererà una descrizione dettagliata.
  5. Partecipa a una conversazione: puoi porre domande successive sull’immagine, come identificare oggetti o descrivere ambienti, tramite l’interfaccia della chat.
  6. Transizione senza soluzione di continuità all’aiuto dal vivo: se l’intelligenza artificiale non è in grado di rispondere alla tua domanda o è necessaria un’assistenza più personalizzata, puoi facilmente connetterti con un volontario vedente tramite videochiamata.

Questa combinazione di intelligenza artificiale e supporto umano offre una flessibilità senza pari, fornendo aiuto esattamente quando e come è necessario.

Dovresti esplorare Be My Eyes?

Sebbene Be My Eyes sia uno strumento di accessibilità prezioso e gratuito, non è privo di limitazioni. L’intelligenza artificiale potrebbe interpretare erroneamente immagini sfocate o complesse e, come ogni tecnologia, richiede uno smartphone e un accesso Internet affidabile. Tuttavia, offre un sistema di supporto flessibile che consente agli utenti di selezionare il tipo di aiuto più adatto al momento.

Affrontare l’etica e la privacy dei dati

Le preoccupazioni sulla privacy dei dati sono valide in qualsiasi piattaforma online. Be My Eyes, tuttavia, dà priorità alla trasparenza. Le immagini inviate a Be My AI vengono elaborate esclusivamente per generare risposte e non vengono archiviate a lungo termine. La piattaforma sottolinea il proprio impegno nei confronti della privacy degli utenti, offrendo un solido supporto per la lettura dello schermo e fornendo agli utenti il ​​pieno controllo sul proprio coinvolgimento.

Il cuore della piattaforma Be My Eyes e delle sue funzionalità di intelligenza artificiale si basa su buone intenzioni e non è stato realizzato in modo sconsiderato.

In definitiva, Be My Eyes non mira a sostituire la connessione umana, ma piuttosto a migliorare l’accessibilità e creare interazioni quotidiane più inclusive. Se apprezzi l’indipendenza ma occasionalmente hai bisogno di un paio di occhi extra, siano essi umani o AI, Be My Eyes fornisce una soluzione ponderata e adattabile.