Le aziende tecnologiche sono esortate a combattere i diffusi abusi online contro le donne

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L’autorità di regolamentazione delle comunicazioni del Regno Unito, Ofcom, sta aumentando la pressione sulle aziende tecnologiche affinché affrontino gli abusi “significativi e diffusi” diretti alle donne online. La mossa fa seguito alla crescente preoccupazione per le molestie subite dalle donne nella vita pubblica, inclusi atleti, politici e personaggi pubblici. Non si tratta solo di incidenti isolati; è una questione sistemica che minaccia la partecipazione allo sport, alla politica e al discorso pubblico più ampio.

La portata del problema

La questione è pervasiva. Il presidente di Sport England, Chris Boardman, ha recentemente portato la questione all’attenzione di Ofcom in seguito agli abusi mirati contro la squadra di calcio femminile inglese durante Euro 2025. La deputata più giovane del Parlamento, Rosie Wrighting, ha pubblicamente descritto di aver ricevuto insulti di genere come “Barbie” e “stupida ragazza”, sottolineando come tali molestie dissuadano le donne dall’entrare in politica.

Questo non è semplicemente spiacevole; è un deterrente. Molte donne evitano i ruoli pubblici proprio a causa dell’ostilità online che devono affrontare. La tendenza di fondo è chiara: gli abusi incontrollati creano un ambiente in cui le donne sono sistematicamente scoraggiate dal partecipare alla vita pubblica.

Guida dell’Ofcom: un invito all’azione

La guida di Ofcom esorta i siti di social media, incontri, giochi e pornografia ad assumersi maggiori responsabilità per la sicurezza degli utenti. L’autorità di regolamentazione sostiene che il mondo digitale sta “danneggiando attivamente” la partecipazione delle donne, non semplicemente non riuscendo a proteggerle.

Le misure proposte includono:

  • Suggerimenti: incoraggiare gli utenti a riconsiderare i post dannosi prima di inviarli.
  • Timeout: sospensione temporanea degli utenti abusivi.
  • Limitazione della velocità: limitazione del numero di commenti o post per evitare “accatastamenti”.
  • Blocco collettivo: consente agli utenti di disattivare rapidamente più account abusivi.
  • Segnalazione migliorata: semplificazione degli strumenti di segnalazione degli abusi.
  • Hash-matching: automatizzazione del rilevamento e della rimozione di immagini intime non consensuali.

Volontariato vs obbligatorio: il dibattito chiave

Sebbene queste raccomandazioni siano forti, attualmente non sono legalmente applicabili. Gruppi di pressione come Internet Matters e Refuge chiedono al governo di trasformare le linee guida di Ofcom in un codice di condotta statutario. L’argomentazione è semplice: le misure volontarie sono insufficienti. Senza supporto legale, le aziende tecnologiche potrebbero dare priorità al profitto piuttosto che alla sicurezza, lasciando le donne vulnerabili.

Rachel Huggins, co-CEO di Internet Matters, ha affermato che il raggiungimento dell’obiettivo del governo di dimezzare la violenza contro donne e ragazze richiede il rispetto obbligatorio. Il settore dei rifugiati ha fatto eco a questo sentimento, sottolineando che una protezione significativa dipende dall’attuazione attiva delle linee guida da parte delle aziende o dall’applicazione da parte del governo.

Responsabilità e azione futura

Ofcom prevede di pubblicare un rapporto sui progressi compiuti nell’estate del 2027, minacciando azioni più forti se le aziende non riusciranno a migliorare. Dame Melanie Dawes, amministratore delegato di Ofcom, ha avvertito che nessuna donna dovrebbe temere di esprimersi online o preoccuparsi di essere rintracciata dagli autori di abusi.

Il ministro dello Sport Stephanie Peacock ha condannato gli abusi rivolti alle donne sportive, esortando le aziende tecnologiche a “farsi avanti e reprimerli”. Chris Boardman ha sottolineato i “terribili impatti offline” della tossicità online, sottolineando che la paura del giudizio scoraggia già molte donne dall’esercizio fisico. I progressi duramente conquistati negli sport femminili non dovrebbero essere minati dalla misoginia.

Il messaggio fondamentale è chiaro: le aziende tecnologiche devono dare priorità alla sicurezza delle donne e i governi devono ritenerle responsabili. Se l’azione volontaria fallisce, l’applicazione della legge è l’unica via per un cambiamento significativo.